Il Decreto legge Campi Flegrei, secondo provvedimento, arriverà a fine giugno: lo conferma il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci durante la trasmissione Agorà estate su Rai 3. Il Ministro ha poi spiegato che si tratta di “un provvedimento complesso, articolato, e si sta lavorando negli appositi uffici per trovare le prime risorse necessarie perché gli interventi si svilupperanno su più anni”.
Ma non manca una stangata da parte di Musumeci: “Mi pare strano che l’unica attenzione sia il denaro quando ora la priorità è cosa dire alle persone in caso di necessità. Temo che possa passare in secondo piano la prevenzione strutturale, sui Campi Flegrei l’unica prevenzione che si sta facendo da ottobre a oggi è legata al provvedimento che abbiamo adottato e che sarà seguito da altre iniziative compreso le esercitazioni”.
E aggiunge: “Arriverà il denaro per far tornare le persone nelle proprie abitazioni, circa un migliaio che hanno visto rendersi inagibili le proprie case dopo le scosse del 20 maggio. I soldi che arriveranno saranno finalizzati a interventi limitati perché il problema non si risolve con il denaro. Parliamo di oltre 80mila abitanti consapevoli del rischio e noi dobbiamo renderli edotti sulle condotte più appropriate che bisogna adottare nel caso in cui rischio bradisismico, sismico, vulcanico dovessero concretizzarsi”.
Infine Musumeci torna a parlare di abusivismo: “Autorizzare le costruzioni è stato un crimine dal dopoguerra in poi chi doveva scoraggiare l’espansione urbanistica non lo ha fatto ma ha incoraggiato l’abusivismo. Responsabilità enormi ora i nodi son arrivati al pettine. Una situazione complessa e difficile senza dimenticare che siamo su uno dei più complessi e pericolosi vulcani al mondo“.
“Bisognava costruire dove era possibile farlo mantenendo un tasso di densità basso, da millenni si sa siamo su un vulcano. Lo stato ha già fatto e farà la sua parte col primo provvedimento di ottobre che ha acceso una luce sui Campi Flegrei. C’è bisogno della collaborazione di istituzioni locali e degli abitanti altrimenti ogni fatica rischia di risultare vana”.
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